Sono ciclica per davvero?

Anni fa, quando ero una versione un bel po’ meno connessa e consapevole del mio essere ciclica, mi capitava spesso di esplodere.

Esplodevo fragorosamente, incazzandomi e scazzandomi, litigandomi ed autosabotandomi.

Capivo che “qualcosa” non andava, sentivo di non stare bene e di avere “una” grossa spina silente da qualche parte nell’animo che, ogni tanto e totalmente a caso,

d e t o n a v a.

Detonava forte e io me ne accorgevo solo quando mi ritrovavo a raccogliere detriti di me stessa da terra; solo dopo.

E mi sentivo ancora più lontana da me, ancora più assordata.

Non riuscivo a capire (ero ancora all’inizissimo del viaggio) e soprattutto non ero in grado di prevedermi perchè non ero in minimamente in ascolto e perchè cercavo risposte lineari e razionali a quello sfacelo.
Ma niente, nella linarità del tempo non c’era risposta se non: empatizzi–> senti troppo–> non scarichi e accumuli–> esplodi male a caso.

Frustrante punto.

Ricordo che parlando con un’amica, ironizzando su queste bombe atomiche emotive ci rendemmo conto che un senso c’era: esplodevo sempre alla luce della luna piena.
Ne fui sollevata: quel casino iniziava ad avere un minimo di senso, aveva un ritmo tracciabile.

Quelle mine vaganti facevano meno paura ora che potevo definirne una ciclicità, una ritmicità.
Pian piano ho incominciato a tracciarmi, ad ascoltarmi e a scavare, ad osservare i ritmi dentro e fuori di me: il mio ciclo mestruale, i movimenti della luna, le stagioni ed il cielo.

Sono passati anni e tanto tanto lavoro interiore, ma ricordo quanto mi abbia ridato respiro il comprendere che siamo parte di grandi sistemi ciclici che hanno potenti influssi su di noi e, soprattutto, il riscoprire che noi stesse siamo esseri ciclici e che in noi esiste tutta la gamma di fasi del ciclo.

Ora, quando mi sento “strana”, “in movimento”, “frizzantella”, mi ascolto.

Mi fermo e respiro.

Riconosco la mia fase mestruale, sento ed abbraccio la luna e le sue energie nel portarmi giù con la sua luna nera, così come il mio sangue e nel riportarmi alta nella creatività con la sua pienezza, così come la mia ovulazione.

E a volte, ancora oggi, mi capita di cadere e detonare.

È tutto un ciclo, un salire e scendere in una meravigliosa spirale.

Osservare e comprendere i cicli della natura dentro e fuori di noi può essere davvero salvifico, per me lo è stato ed è per questo che mi è venuto spontaneo creare il diario ciclo lunatico: questo è il mio dono alle donne, a Te.

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Con tutto l’amore che ho: vola ad aprire questo link qui!

📸 @giui.it

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A presto Lunita bonita! ⭕