Dal diario di una Newyorkese
2 Dicembre 2019Sorellanza
8 Marzo 2020
Anche queste feste sono finite, volate direi; e che cosa ci hanno lasciato?
Sicuramente il calore del tempo passato in famiglia, con le persone amate, gli amici e la gioia dello stare insieme e del riunirsi con le proprie radici. Certo, ma sicuramente ci hanno lasciato sulla pelle anche la pesantezza dei “bagordi”, la pienezze degli eccessi culinari e alcolici – si mangia troppo bene in Italia per non lasciarsi andare a Natale – e la viscosità delle creme e delle farciture.
Comunque si sia deciso di festeggiare, ha senso iniziare un periodo di depurazione e morigeratezza per dare una minima tregua al nostro organismo.
Possiamo spurgare un pochino aumentando l’attività fisica e l’introito di acqua; perchè ci dimentichiamo ancora troppo spesso di bere quel liquido incolore che non sa di vodka, ne di gin, ma che ci fa così tanto bene – e non mi riferisco alla Tonica.
Potremmo aiutare il nostro corpo mangiando una quantità maggiore di verdura, soprattutto quelle più amare come il carciofo, il cardo, la catalogna e l’indivia perchè aiutano il nostro fegato stanco a depurarsi; ma anche croccanti verze e broccoli tipiche di questo periodo.
Per aiutarci ad uscire dal vecchio anno ed assestarci nel nuovo possiamo anche cercare di riportare un po di equilibrio e di ordine nel nostro ambiente; Natale porta regali e novità e con questo, spesso, toglie anche spazio in casa, negli armadi, nelle librerie perchè riempie di cose nuove. Idea buona sarebbe dedicare un po di tempo al “decluttering”. Cos’è questo “decluttercosa”?! Semplicemente una elegante parola inglese per definire il “buttare via”, il liberare da ciò che è inutile la testa, ma soprattutto gli ambienti in cui viviamo; è il ridefinire ed il riorganizzare gli spazi e gli oggetti in essi contenuti.
Natale e l’inizio di un nuovo anno sono quindi un’ottima motivazione per fare una piccola e personale manovra epica di alleggerimento e svecchiamento; se ci pensi, eliminare dall’armadio abiti inutilizzati da secoli, svuotare le mensole da suppellettili acchiappapolvere o da libri che non ci interessa rileggere ne tenere nelle nostre collezioni, può essere miracoloso per riportare ordine e riequilibrio in casa.
I nostri scarti possono tornare utili a persone che non possono permettersi l’acquisto di abiti nuovi (se decidessi di donarli ad enti benefici o a punti di raccolta indumenti usati) e per quanto riguarda i libri potresti portarli alle biblioteche comunali, alle biblioteche carcerarie o circoli di lettura della tua zona; piccoli gesti con esiti positivi a catena, per te e per altre persone che ancora non conosci, ma a cui puoi regalare un sorriso.
Gennaio ci mette di fronte ad un nuovo inizio e, quindi, anche a nuove possibilità.
Possiamo scegliere di cogliere l’occasione per guardarci dentro e chiederci che cosa si desidera per se stessi, che cosa si vuole imparare di nuovo e sperimentare in questo nuovo anno di vita; perchè l’animo va nutrito di creatività, giochi, studio ed esperimenti.
Quindi, in questo nuovo inizio, ti consiglio di chiederti in che cosa vuoi cimentarti, dove vuoi spaziare per esprimere te stesso, quali ambiti vuoi approfondire; non è necessario seguire le mode: che tu voglia imparare una nuova lingua, dipingere, tenere un diario, iniziare un’attività fisica, sviluppare il tuo rapporto con le piante e ricolorare il tuo “pollice nero” o imparare a fare l’uncinetto, poco importa; ascoltati e lanciati.
Ti auguro una nuova annata di progettazione, riequilibrio, alleggerimento e stimolanti giochi creativi.