Quando il periodo di mestruazioni di una donna coincide con la fase di luna nuova, con il momento più oscuro dei cieli, è il tempo del ritiro.
Quando queste due fasi di buio (quello interiore del mestruo e quello esteriore di luna nera) coincidono, per la donna può aprirsi una voragine di emozioni profonde, spesso tendenti al basso((issimo)).
Può sperimentare una tristezza dilagante e tangibile nelle carni, la stessa infinita desolazione della società in cui è immersa o quella della Morte, intesa proprio come fine ultima, naturale, necessaria ed ineluttabile.
Quando queste fasi di buio (il sangue mestruale, la luna nera, l’inverno, etc.) vengono a coincidere, cala sulla donna un momento di sacro santissimo silenzio ((e guai a violarlo!)) in cui può accedere ad una empatia assoluta con sé stessa, i propri corpi ed i mondi al di fuori.
Ed ecco la Donna trasformarsi nella Strega; per un infinito attimo torna ad incontrare la Megera, la Sciamana, la Medusa, la gattara che la abita nei suoi abissi oscuri e selvatici.
Siamo abituati a classificare, giudicare ed etichettare un po’ tutto ormai: emozioni, sensazioni, fasi del nostro sentire; ma qui non di tratta di un momento negativo o brutto, si tratta solo di un contatto molto profondo, di un sentire e sentirsi tanto che, se mal gestito, può diventare fin troppo intenso.
Il gioco sta tutto nel come ci poniamo di fronte alla possibilità di accedere a tutta questa empatia e connessione e come ci permettiamo di vivere questo tempo particolare con noi stesse.
Puoi scegliere di contrastarlo, opporre resistenza (e finirci sotto) o puoi smettere di farti la guerra e risparmiare le tue energie.
Tutto sta nell’accogliere questo grande sentire, nell’accettare tutta la propria vulnerabilità e nello scegliere di trasmutarla in potere; il tuo potere.
Non può esservi luna piena, senza una luna nera. Non vi sarà una primavera feconda, senza un silenzioso e freddo inverno; non vi sarà un grembo fertile, senza il giusto sacro sangue.
Non vi sarà nuova vita, ri-generazione, ri-nascita, senza che “ciò che non è più” possa morire in pace, creando nuovo spazio fecondo.
Con tutto l’amore che ho: esco dal Silenzio del Grembo e ti stringo!
Che nuova Luna, nuovi Cammini, nuovo Sangue e nuova Vita-Morte-Vita possano manifestarsi e pacificarsi in noi stesse.
Se ti va di raccontarmi come vivi il tuo momento di Sangue, Silenzio e Buio sono qui ad accoglierti!
Puoi riscoprirti leggendo i miei precedenti post qui oppure imparando a tracciare il tuo ciclo mestruale qui
P.s. La meravigliosa foto è di @giui.it